Dopo aver travalicato, per mero slancio inerziale, la soglia fatidica di 33 testi narrativi (scritti con la collaborazione di oltre 33 scrittori fantasma), colui che è stato meritoriamente battezzato dal suo proprio figlio: Il più grande scrittore fallito vivente, abbandona irrevocabilmente la prosa per cimentarsi con la scrittura drammatica. L’obiettivo sottaciuto, ma cionondimeno manifesto, è quello di pertingere a comporre il medesimo numero di testi, nelle vesti (e puranco nelle sottovesti) del fantomatico Turi Totò.
- Un monologo (1993 – Vincitore Premio Candoni Arta Terme – Sezione Giovani)
- Raccolta di 5 monologhi (1995 – Finalista con Segnalazione giuria Premio Vittodio Tondelli – Riccione Teatro)
(Pausa di 25 anni per attività professionale da ingegnere)
3. Luna e le altre (riduzione) (2019)
4. Puppy Pagliaccio (2023)
5. Il convegno (2023)
6. L’unno e l’angelo (2023)
7. La gabbietta (2023)
8. Reccital (2023)
9. Nient’altro che la verità (2023)
10. Poker di Papi (2023)
11. Catetere (riduzione) (2023)
12. Facce di Bronzo (riduzione) (2023)
13. La stiva (2023)
14. Topo non mangia topo (Trittico dell’incantesimo I)
15. Caro papà (Trittico dell’incantesimoII)
16. Nessuno è perfetto (Trittico dell’incantesimo III)